Il futuro della moda

Intervista a Sara Maino, Vicedirettrice di Vogue Italia e Head di Vogue Talents.

LA FASHION EDITOR PROTAGONISTA DI UNA SPECIAL LESSON PER GLI STUDENTI DI ISTITUTO MODARTECH

Nell’ambito del programma formativo del Corso triennale di Fashion Design, i giovani designer hanno la possibilità di imparare dai migliori professionisti del settore grazie a special lesson, workshop e laboratori. Come quella tenuta da Sara Sozzani Maino, una delle figure di riferimento per il supporto della nuova generazione di creativi. Sempre a caccia di nuovi talenti emergenti è Vicedirettrice di Vogue Italia, Brand Ambassador della Camera Nazionale della Moda e Head di Vogue Talents, progetto di Vogue Italia nato nel 2009 per ricercare e promuovere i migliori talenti creativi emergenti in ambito moda.
Chi meglio di lei può ispirare i giovani designer?

1. Quando è iniziata la tua carriera nel mondo della moda?

Il mio percorso nel fashion system inizia molto presto, durante il periodo d’oro della Moda in Italia. Ho avuto la possibilità sin da subito di lavorare fianco a fianco come assistente stylist per le icone di stile Anna Dello Russo e Alice Gentilucci.
Mi ha sempre affascinato anche lavorare con grandi fotografi che mi hanno ispirata nel corso della mia carriera, oggi posso dire che amo immensamente il mio lavoro.

2. Moda e sostenibilità: cosa ne pensi?

Negli ultimi anni il concetto di sostenibilità e di responsability nel mondo della moda sono diventati argomenti centrali. Il mondo è cambiato e la moda cerca sempre più di essere sostenibile, non solo a livello di impatto ambientale, ma anche attraverso la filiera produttiva: dalla creazione del materiale fino alla commercializzazione promuovendo il second-hand.

3. Le caratteristiche di un portfolio che colpisce nel segno.

Deve essere chiara la visione del creativo, la passione che coltiva e le sue capacità.
Nel portfolio è apprezzato anche il racconto del proprio percorso formativo e professionale, per questo dico spesso ai ragazzi che fare esperienza in accademia e in azienda è fondamentale sia a livello professionale, che a livello umano perché si ha l’opportunità di approfondire e concentrarsi su ciò che si vuole fare davvero.

3. Come può un giovane designer diventare innovativo? 

L’innovazione nella Moda non è legata solo alla tecnologia o a produrre delle creazioni belle esteticamente: l’intero concetto pone le proprie radici nel valore intrinseco di quello che viene creato, nel messaggio che si vuole traghettare, nel comunicarlo al target, utilizzando uno storytelling forte ed efficace. L’idea brillante non basta più: deve esserci alla base un messaggio profondo in modo che ci sia un’innovazione a livello culturale, stilistica e di comunicazione.

4. Quali sono i valori che ti colpiscono durante un concorso di moda?

Mi colpisce sempre molto il vissuto personale di uno stilista che propone la sua collezione, i significati più profondi, embrionali. Sono convinta che il bagaglio personale di una persona sia il bene più prezioso che possiede. Le nostre radici ci ricordano sempre chi siamo e ci permettono di sapere anche quale tipo di strada percorrere nella vita. Esperienze e sentimenti influenzano il nostro DNA e ci rendono chi siamo.

5. Cosa ti aspetti dai giovani tanti emergenti?

Mi aspetto che siano sfrontati, che non abbiano paura del giudizio altrui, che non si fermino dinnanzi a nuove sfide, ma che le affrontino in modo coraggioso e curioso. 

 

Per maggiori informazioni sul corso triennale di Fashion Design con rilascio di Diploma Accademico di Primo Livello – Laurea Triennale, invia una mail a orientamento@modartech.com o contattaci direttamente al numero 0587 58458.