Intervista a Ariete-DeLonghi

Intervista a Paolo Laratta, direttore marketing Ariete-DeLonghi, importante azienda italiana nel settore dei piccoli elettrodomestici.

Una buona comunicazione è il primo passo verso un’azienda vincente.
All’interno di un mercato sempre più complesso e caratterizzato da una forte concorrenza, la costruzione di una solida brand identity è oggi un elemento essenziale per distinguersi e raggiungere gli obiettivi aziendali.

Scopriamo insieme il ruolo della comunicazione nel successo di un’azienda con un’interessante intervista a Paolo Laratta, direttore marketing Ariete- DeLonghi.

Il gruppo Ariete-DeLonghi, importante azienda italiana nel settore dei piccoli elettrodomestici, rappresenta una delle testimonianze che verranno presentate nel Corso post-diploma Communication Design, in programmazione a Ottobre.

1. Quanto conta la comunicazione nel successo di un brand?

La comunicazione è parte integrante dello sviluppo di un progetto. Per essere impattante deve essere coerente con il posizionamento del brand.

Altro elemento importante è il superamento della soglia minima di visibilità. Si possono spendere anche molti soldi in media che richiedono soglie minime elevate e non essere visti.

Occorre massimizzare la ricerca del target ed il media giusto. In questo caso la comunicazione conta metà del progetto e pone un “mattoncino” alla costruzione/manutenzione del brand.

2. Su quali media punta un’azienda come Ariete per la propria comunicazione? Funziona ancora il racconto “tradizionale” (affissioni, pubblicità sui giornali, ecc.) oppure si va verso una comunicazione più personalizzata e diretta con i clienti, anche attraverso i social network?

Ad oggi l’unico media che dà garanzie è la televisione. Occorre studiare bene il piano media, perchè il panorama delle Tv sta cambiando radicalmente e i dati non sono chiari.

I social e internet in generale è sulla bocca di tutti, ma ancora non si è trovata la chiave giusta per entrare in maniera serie nelle “grazie” dell’utente web. Chi va su internet sa cosa cerca e di solito ha veramente poco tempo.

Tutte le cose che gli proponiamo, banner, video youtube che devi vedere per qualche secondo, messaggi pubblicitari personalizzati, ecc. sono di solito “evitati” con un click. Poi nelle statistiche conta il click, ma secondo me, non si è ancora capito come approcciare.

3. Che consigli darebbe a chi desidera lavorare in questo settore?

Occorre, prima di tutto studiare a fondo il nostro target, quasi in maniera maniacale. Seguirlo nelle sue abitudini e cercare un piano media che si adatti a lui.

Se si sta lanciando una collezione di jeans per giovani adulti, è inutile pianificare genericamente canale 5, è più efficace ed efficiente trovare tutti i programmi che quel target segue, magari, in canali minori. Sarà premiata la “copertura” del target.

Altra cosa è costruire storie che rimangano in mente. Ci sono troppe aziende con molti soldi da spendere in ADV, telefonia, alimentari, ecc. che riempiono i palinsesti con spot mediocri.A parità di costo si può lavorare su idee creative che generino un ricordo, indipendentemente dalla frequenza del messaggio.

4. Quali sono le figure professionali più ricercate?

Account di agenzia, Creativi, Product manager.

5. Design e marketing: quali sono gli scenari futuri? Come si intercetta il pubblico più giovane?

Si deve, come ho detto prima, studiare bene il target. Si deve inserire nei progetti la nostra personalità, ma deve essere sempre all’interno del progetto che abbiamo costruito intorno al target.

Per maggiori informazioni sul Corso Communication Design visita la scheda del corso o invia una mail a orientamento@modartech.com