Conosciamo da vicino Matteo Minà, giornalista appassionato di moda e costume e docente dell’Istituto Modartech.
Il corpo docente è composto da professori provenienti dal mondo accademico, professionisti, consulenti, imprenditori ed esperti con esperienza pluriennale nel settore, che si impegnano a fornire agli studenti le competenze più aggiornate e richieste dal mercato del lavoro, proponendo proposte didattiche sempre nuove e programmi formativi rispondenti all’interesse degli studenti e del loro futuro professionale.
Focus su Matteo Minà, giornalista professionista, da sempre appassionato di moda e costume, dopo una formazione settoriale e un’esperienza decennale come responsabile commerciale e retail per alcuni grandi marchi del lusso, ha scelto da tempo di raccontare il comparto su quotidiani, periodici, testate online e alla radio.
É docente del corso triennale di Communication Design di Istituto Modartech.
1. Com’è cambiata la comunicazione in ambito moda e quali sono le figure professionali più ricercate dal mercato al momento?
Con l’avvento dell’online e dei social network tutto l’universo comunicativo si è evoluto seguendo la progressione che deriva da questi canali.
Ma le regole di base rimangono le stesse della comunicazione tradizionale, ovvero verità dei fatti, etica nei comportamenti, conoscenza del settore e dei principali attori e stakeholder di riferimento, senza dimenticare i concetti di inclusività e attenzione all’ambiente.
Oltre ad addetti stampa, comunicatori e giornalisti, c’è particolare interesse verso ruoli come social media manager e content writer.
2. Possiamo fare qualche previsione sugli scenari futuri?
Il futuro si giocherà sulla comunicazione di qualità, con particolare attenzione al mondo della cultura, delle arti contemporanee e dell’universo social. Dove la creatività avrà certo un ruolo primario nella definizione della strategia, ma sarà sempre legata a doppio filo con la conoscenza approfondita di un prodotto e del comparto di riferimento.
3. Come ha inciso il Covid-19 sul sistema moda in termini di eventi e comunicazione?
La Pandemia ha accelerato da un lato la comunicazione e l’organizzazione di eventi in digitale, dall’altro la qualità, richiesta ai brand e alle maison di moda, di un messaggio che riporti in primo piano i valori e l’attenzione al green dei prodotti offerti sul mercato.
A questo si aggiunge la necessità di un racconto di certe creazioni partendo dalla filiera produttiva, dal rispetto dei lavoratori e del grande know how manifatturiero tipico del vero Made in Italy.
4. Perché è importante studiare e approfondire come comunicare la moda?
La conoscenza e l’approccio pragmatico sono fondamentali per una corretta comunicazione dei prodotti. Superficialità e frivolezza non fanno più rima con fashion, semmai sia stato così in passato.
La mission di un Istituto è proprio quella di fornire le basi culturali e di prodotto dietro a una collezione, anche grazie alla presa di coscienza che dietro a una creazione ci sono qualità, creatività, conoscenza del settore e rispetto per l’ambiente e per l’etica dei lavoratori, impegnati a trasformare un’idea e un sogno in qualcosa di concreto.
5. Quale è il tuo approccio all’insegnamento?
L’approccio è quello tipico del lavoro giornalistico, ovvero basato su verità, ricerca, studio, approfondimento, conoscenza, curiosità e rispetto per gli altri, unito all’empatia e alla semplicità e chiarezza nell’esposizione.
Chi insegna non può prescindere da tutto ciò, ma deve far propri spunti, richieste e necessità degli studenti fornendo dati, esempi concreti, e allo stesso tempo deve essere sempre pronto a mettersi in gioco per il bene dell’interlocutore, che rappresenta il futuro del settore.
6. Cosa significa per te essere docente di Istituto Modartech?
Ho scelto di mettermi in gioco e di raccontare quasi venti anni di esperienza nel settore in ambito commerciale-retail, marketing e di comunicazione e giornalismo proprio per trasferire quanto appreso finora a chi domani rinnoverà l’impegno di portare alta la bandiera del settore moda in Italia.
Modartech a mio avviso ha tutte le caratteristiche per operare in un contesto di formazione di alta qualità, visto anche lo scenario in cui l’Istituto è inserito, ovvero di vicinanza alle aziende del distretto e della filiera e di conoscenza e rapporti con il territorio.
Il tutto in ottica di eccellenza e con una visione sull’innovazione digitale tipica dell’area di Pontedera ad alta specializzazione, grazie allo studio delle nuove tecnologie unite a un know how e a una manualità di alto livello di cui la Toscana è storicamente portavoce nel Mondo.
L’esperienza formativa all’Istituto Modartech permette quindi di stimolare costantemente un dialogo e confronto diretto tra gli studenti e i professionisti, in una progettualità didattica dinamica e stimolante.